giovedì 2 aprile 2009

L'abbraccio di Siena


L'Amore per Siena nasce in tanti modi: può essere l'amore di un figlio per la madre così come l'amore di un innamorato folgorato da colpo di fulmine... Ecco la storia di Davide Gambino (genovese), che è arrivato a Siena grazie alla sua passione per la musica lirica e l'ammirazione per Ettore Bastianini... Questa è una lettera che il nostro amico Davide ha scritto ad una sua amica:

"Cara E. , [...]se ben ricordi, alla tua domanda sul mio approcciarmi alla vostra Città, ti risposi che, per me, a Siena vige un “ordine cosmico”. Mi ero riservato di spiegarti questo pensiero per iscritto, e eccomi pronto a farlo. “Ordine cosmico” in realtà è un incontro un po’ ridondante di due parole che vogliono dire la stessa cosa, perché in greco “kòsmos” è proprio l’ordine! Ma io per “cosmico” intendo “universale”, poiché ai miei occhi Siena è immagine del Mondo. E così mi è apparsa la prima volta che vi ho messo piede: come il Mondo, Siena è circolare ; come il Mondo è divisa in Stati (le Contrade) ; come il Mondo è unita dall’origine, e dalla fine. E anche la sua umanità, il popolo Senese, m’è sembrato, conoscendolo meglio, immagine dell’Umanità del Mondo: il popolo di ogni Contrada ha un suo carattere, una sua Tradizione che, pur nello stampo della medesima cultura Senese, lo rende diverso rispetto agli altri. Differenza e unità, le due coordinate dell’Universo, le ho ritrovate anche in Contrada, durante i giorni del Palio: mai, da nessun’altra parte, ho visto tante personalità forti e diverse come all’interno della Pantera (e sono certo che sia così in ogni Contrada), pur rimanendo tutte unite da quel carattere che fa di loro dei Panterini in faccia e rispetto alle consorelle. E poi, in Contrada, a ciascuno il suo ruolo, dal grande al piccolo, tanto che come in un Mondo perfetto, nessuno si senta veramente inutile o lasciato a sé stesso. Ma ciò che rende Siena immagine del Mondo, nel significato più profondo e alto assieme, è il trovare in sé stessa la materia, e l’energia, per continuare ad esistere, proprio come l’Universo. La riflessione mi è venuta durante la prima prova alla quale assistetti, a Luglio: ero a San Martino, e rivolsi lo sguardo verso il centro della conchiglia affollata da Voi ; tutt’ad un tratto ho preso coscienza che quei gesti, quelle tensioni e quello sgargiare di colori sono l’espressione di un amore infinito, e che domani come ieri, in quegli stessi giorni, ogni anno, quello stesso sentimento esploderà nel medesimo modo e irradierà dai vostri cuori, mentre aspettate, e sperate, con la vittoria, di strappare una penna alle ali del tempo. Questo eterno riproporsi di sentimenti è il segno tangibile della continuità della vita del Mondo, a dispetto dello scandalo della morte ; e il Mondo, a ben guardare, non dimostra questa continuità soltanto da Voi, ma in ogni dove. Ma, in fondo, che la mia Lanterna continuerà a esserci anche dopo di me non mi è di punta consolazione, anzi... Non fa che ricordarmi la tragica fatalità dell’esistenza! A Siena, invece, questa fatalità si stempera nel fluire di un tempo scandito, ogni anno, da due momenti di eternità. Così amo definire il Palio: un volo sul fiato dell’eternità, e non è tanto il volo del fantino e del cavallo, quanto quello dei vostri (e nostri) cuori sospesi tra il tutto e il nulla. Siena è la madre consapevole di aver dato ai suoi figlioli, con la Vita, un frutto che spesso sa di amaro, ed è sempre pronta a consolarvi mostrandovi la direzione.A prova di quanto dico la mia personale esperienza: come sai, sono arrivato da Voi portato dalla voce di un Senese tornato da anni al cospetto di Dio. E, cercando lui, ho trovato a Siena un significato nuovo alla mia vita (oltre ad avermi fatto incontrare voi!). Poco importa se gli eventi mi porteranno altrove, e se è difficile che uno straniero possa veramente rendersi conto e sentire quello che voi sentite nella carne così come nell’anima: ma quando Siena ti abbraccia (e abbraccia anche chi suo figlio non è) lo fa tanto forte da lasciarti lividi e piaghe cosicché tu non la dimentichi mai ; può far male quando ti abbraccia, ma il dolore vero è quando lascia presa e la vedi scomparire oltre le sue mura: e questo è il destino del forestiero! Concludo ricordando che mi chiedesti se avevo sempre maggiore interesse per Siena. E qui devo permettermi di correggerti: la parola interesse “sa di poco”. E’ semplicemente amore! [...] A presto, Davide."
P.S. Davide è anche l'autore del bellissimo sito dedicato a Bastianini di cui potete trovare il link qui a fianco.

1 commento:

www.ettorebastianini.com ha detto...

Non so quanto sia elegante commentare sé stessi ma lo faccio solo per ringraziare il mio caro Berino e Giampaolo (e quanti sono a capo e utenti di questo blog) per avere accolto questo mio scritto sulle loro pagine. E' un onore e un piacere.

Davide.