sabato 29 dicembre 2007

BENVENUTA PICCOLA GIANNA

Questa mattina è stata esposta la bandiera ed è stata suonata la campanina. Così la Contrada della Torre ha salutato l'arrivo di Gianna. Auguri a babbo e mamma.

venerdì 28 dicembre 2007

E' NATA GIANNA

E' nata Gianna , figlia di Marcel Brandli, torraiolo extra moenia svizzero !!!
Domani mattina sarà esposta la bandiera in Salicotto con il nastro rosa... Noi ci uniamo alla gioia della famiglia di Gianna e facciamo le nostre congratulazioni alla mamma ed al babbo di questa meravigliosa creatura ed a Gianna auguriamo tutto il bene di questo mondo e tantissime soddisfazioni contradaiole !!!

lunedì 24 dicembre 2007

BUON NATALE !!!

AUGURI A TUTTI !!!

giovedì 13 dicembre 2007

Figli delle Stelle


Ho pensato che per rappresentare il nostro gruppo di torraioli extra moenia avremmo potuto usare la metafora delle stelle. Cercando nel cielo ho trovato la NEBULOSA PROBOSCIDE D’ ELEFANTE, che si trova nella Costellazione di Cefeo tra le costellazioni di Andromeda e di Cassiopea a circa 3.000 anni luce di distanza dalla Terra. È facilmente individuabile la sua posizione, subito a sud della stella μ Cephei, una delle stelle più rosse che si conoscano. Questa bellissima nebulosa di gas idrogeno ionizzato (che le conferisce la colorazione rossa) e polveri interstellari è un'incubatrice stellare che ospita molte giovani stelle.

In chat con Castle


Berio: Ciao Bordelli !Ho chiesto l'approvazione della Contrada per il mio blog.....Spero che sia approvato
Berio: Accetto consigli e suggerimenti da parte vostra ...Ciao!
Castle: io non so' se te lo approveranno ufficialmente...ocaioloextramoenia...per esempio non so' se lo sia...
Castle: comunque...non credo ci sia nessuna rimostranza in contrario...nel nostro caso c'è stato detto solo di stare un po' attenti nelle cose che ci scrivevamo
Berio: Grazie Castle ! Un gotto pagato!!!
Castle3: ah, visto che accetti consigli...perkè non crei un immagine...da inserire in cima al blog!?!?... potrai dire di avere un blog completo al 100%

mercoledì 12 dicembre 2007

Richiesta Approvazione


Amici carissimi, ho inviato una mail alla Contrada della Torre ed una mail al Consorzio per la Tutela del Palio di Siena per chiedere ufficialmente l'approvazione di questo blog, peraltro la Contrada era già stata informata il giorno stesso della sua creazione. Il blog, come sapete, è piaciuto a molti e ringrazio ancora ognuno, ma i complimenti più inaspettati e che mi hanno fatto più piacere sono stati quelli dei Bordelli di Salicotto che hanno un loro blog (molto più bello di questo) a cui ci ispiriamo!
Questo blog vuol essere un luogo di incontro tra noi che abitiamo più o meno lontano dalla Contrada, qualcuno abita fuori porta Camollia, qualcuno addirittura in Svizzera... Io ci credo moltissimo, ma ve l'ho già detto durante il banchetto, ci credo perchè credo sia un bel modo per cementare la nostra amicizia e per sentirci un po' più vicini alla Contrada.
In bocca al lupo !!!

domenica 9 dicembre 2007

Una grande emozione

Il fatto di non essere nato a Siena non mi ha impedito, dopo pochi anni di vita vissuta al fianco di mia moglie, di amare la Contrada con tutto il mio cuore.
Il mio esordio paliesco è datato 2/7/2000, con Zenubbia arriviamo secondi dietro l'Istrice.
Da allora ne è passato di tempo e nel mio cuore è nato un sogno che infine s'è avverato: essere in Piazza, alla mossa, il giorno che la Torre avrebbe vinto il Palio.
Nell'estate del 2005 questo mio sogno s'è avverato.Il 13 Agosto 2005 nella nostra stalla è arrivato il cavallo che ci avrebbe fatto finalmente gioire: Berio.
Quelli furono giorni di autentica allegria in contrada, ma sempre con il timore che qualcosa alla fine andasse storto.
In Piazza, il 16 Agosto, arrivai verso le 15.30 e riuscii a prendere possesso del posto che avevo "occupato" il giorno prima con un fazzoletto.
Purtroppo una lunga discussione con alcuni turisti mi fece patire ancora di più quei momenti di attesa.
Non capivano o non volevano capire cosa significasse un fazzoletto legato al colonnino o sullo steccato. Non capivano, o non volevano capire che il Palio di Siena è una festa per i senesi e per i contradaioli e non per i turisti. Non capivano, o non volevano capire cosa significasse per un popolo attendere 44 anni e cosa avrebbero potuto vedere di lì a poco.
L'attesa era sempre più dura da sopportare, le domande della gente che avevo intorno ed io che , invece, volevo isolarmi in me stesso e attendere pazientemente.
Finalmente ci siamo, bum, scoppia il mortaretto ed escono i cavalli dall'Entrone.
Le contrade vengono chiamate al canape, a noi è riservato il sesto posto.Dopo pochi minuti d'attesa il Leocorno entra tra i canapi e inizia la corsa.Purtroppo ero coperto da alcune persone e non riuscii a vedere la partenza ed il primo giro e mezzo.
Per fortuna un citto dell'Istrice mi informava di quanto stava accadendo.
Partono i 10 cavalli e sento questo citto dell'Istrice imprecare a più non posso: è prima la Lupa.
Si arriva a San Martino e scoppia il boato.Cosa è successo, gli chiesi. Siete passati in testa, la Lupa è andata dritta a San Martino, mi rispose.
Vidi il primo passaggio davanti al palco delle comparse, la curva del Casato e poi ancora la gente che davanti mi impedisce di vedere.
Secondo San Martino, rivedo la Torre prima davanti al palco delle comparse ed eccoci ancora al Casato.
E lì non ci vidi più, con forza mi feci spazio allo steccato, spostai chi mi impediva di vedere e mi sedetti sullo steccato.
Berio e Trecciolino sfilarono alle mi spalle, mentre io rivolto verso l'interno della piazza guardavo un sogno divenire realtà.Ecco l'ultimo San Martino, la Chiocciola è sempre dietro di noi.La spianata davanti al Comune sembra non finire mai e si arriva all'ultima curva del Casato.
Se passiamo indenni è fatta, si vince.
Berio, così come per tutta la corsa disegna traiettorie perfette, affronta la curva in tutta sicurezza. Mancano pochi metri.
Bum! Bum! Bum! E' Torre!!!
Ed io ero lì, appoggiato a quel citto dell'Istrice, in piedi sullo steccato, ad esultare.
Ricordo ancora oggi cosa mi disse: Divertitevi, ve lo meritate.
Il resto fu un susseguirsi di emozioni, di abbracci, di urla di gioia.
Forse preso da una strana forma di pazzia iniziai a scattare foto a raffica, la prima fu quella dove il cencio scende verso il popolo esultante.
Da Piazza al Duomo fu una processione che non finiva mai, eravamo tanti.
Ritrovai mia moglie in Banchi di Sotto, non si reggeva per l'emozione. Riuscii a calmarla.
Lei ritornò in Salicotto, dove il nostro bimbo di un anno s'è spaventato per tanto caos, mentre io proseguii verso il Duomo.
Si arriva alla Croce del Travaglio e mi accorsi di una cosa: il nostro cencio, il nostro cittino, è senza fazzoletto.
Allora tirai fuori dal marsupio quello usato per occupare il posto allo steccato e chiesi a chi sta portando il Palio di abbassarlo verso di me per legarglielo.
Ecco fatto, ora tutto è a posto, pensai.
Il resto sono ricordi, emozioni, lacrime di gioia che conservo nel mio cuore.
Sono passati due anni e ringrazio il cielo di avermi fatto arrivare a Siena ed avermi fatto amare la Torre.
Non smetterò mai di amare la mia contrada, di soffrire e gioire per lei.
Sono torraiolo d'adozione e ne vado fiero.

Senesità


Terra e tufo, pietra serena e marmo, muscoli e fibre, pelle e ossa, sangue e sudore, nelle giuste dosi creano Siena, una città reale, una città vera, come tante altre, come molte. Ma Siena imprime un carattere ai senesi che li rende diversi dagli altri umani, saggi e folli allo stesso tempo, gentili e scontrosi, burberi ed affabili, “lezzi” ma pronti alla riconciliazione, sempre rispettosi delle tradizioni ma incredibilmente all’avanguardia. Siena è governata dal contrasto, dalla Balzana, connubio della luce e delle tenebre, della vita e della morte, bianco o nero, uniti ma distinti; Siena ha il sapore del Panforte, dolce e salato; Siena ha il culto dei valori antichi e moderni, il rispetto fra le generazioni, l’alta considerazione dei più anziani e la fiducia nei giovani, la famiglia non è quella trina e mono-nucleare del padre, madre e figlio, a Siena la Famiglia è vista come legame tra le generazioni e non dimentica nonni, zii, nipoti e cugini, affini e collaterali per cui ognuno è parente dell’altro e le famiglie si uniscono in gruppi perché ci si conosce tutti, ci si ritrova in Contrade dove l’amicizia si impara a viverla con la naturalezza del crescere insieme condividendo gioie e dolori, segreti e speranze, dando un significato profondo alla solidarietà, che non è un buonismo perbenista, ma sincero interessamento alla vita del vicino. Questi valori quotidiani che fanno di Siena una città affascinante nella sua ferialità sono esaltati dalla festività senese per eccellenza che è il Palio, ma questa è un’altra storia, che completa il quadro, ma non lo esaurisce, qui conviene che si parli di pregi e difetti dei senesi, qui ci interroghiamo se esista la senesità. Ogni “cittino”, prima di imparare a leggere e a scrivere, impara la tavolozza dei colori delle Contrade: il giallo, il giallo e verde, il giallo e il rosso, col turchino o con il bianco, il rosa, il rosa antico e il verde, il verde e bianco, il bianco e rosso, il rosso e il nero, il nero e il bianco, il bianco, il nero, il rosso e l’azzurro, l’azzurro, l’azzurro e il bianco, il bianco e l’arancione, l’arancione e il verde, l’oro e l’azzurro, l’azzurro e il rosso, il rosso cremisi, per cui a Siena l’arcobaleno è sostituito dal trionfo dei colori della sbandierata della Vittoria. Il senese medio ha un grande difetto: è consapevole di questa grandezza di Siena e ne è fiero; ogni senese sa che Siena è grande, ma ignora che il mondo è piccolo ! Infatti Siena, come un fiore, emana nel mondo un profumo inconfondibile che a tutte le latitudini altri esseri umani percepiscono e ne vengono attratti come da un richiamo ancestrale. Il senese è geloso di un tesoro così prezioso e guarda giustamente con sospetto lo straniero temendo che sia arrivato a sciupare questa antica eredità. Alcuni “barbari incivili” meritano l’ostracismo, ma esistono umani che sono in sintonia col messaggio che Siena trasmette nell’universo, si tratta di un amore incondizionato, di una passione che rende Siena un luogo dell’anima, non soltanto quella città cesellata da una Suprema mente orafa, ma anche la capitale di tutti coloro che si riconoscono in quei valori che la rendono unica al mondo. Questo blog è dedicato a tutti gli extramoenia che desiderano avvicinarsi alla vita di Siena, che desiderano condividere desideri e speranze, segreti e poesie, sogni ed incubi, gioie e dolori della vita degli umani sensibili al richiamo del rullo dei tamburi ed innamorati del lieve gioco dei vessilli.

Banchetto dell' 8 dicembre


BUON ANNO A TUTTI !!!

giovedì 6 dicembre 2007

Nessun fenomeno al mondo può impedire al Sole di risorgere

Vi segnalo il post di Buch. su http://www.ibordelli.blogspot.com/ merita una attenta lettura: è veramente bello ed emozionante quello che scrive !
Se questi bordelli sono il nostro futuro, io dico che il nostro Sole risplenderà alto, caldo e luminoso !!!

lunedì 26 novembre 2007

OSLO DA URLO !!!


Prima emozione sull’aereo quando dal mare del nord iniziano ad affiorare scogli, isole, lembi di terra ed il mare “s’infiorda” tra rocce e conifere. Il clima è freddino, ma l’accoglienza è caldissima.
Al porto di Oslo la fauna umana indigena è molto fashion e le bionde non temono le rigidità dell’inverno, anzi sfoggiano dei toppettini e degli scolli che le italiche donzelle tolgono dalla naftalina solo per Pasqua !!! Le strade scintillanti di luci sfoggiano vetrine delle migliori solite marche col globalizzante risultato che “ogni mondo è paese”. Compio rituali scaramantici di fronte ad un’insegna con elefante rosso… La mattina di sabato è dedicata al Museo di Munch con relativa depressione consequenziale… Nel pomeriggio è previsto il matrimonio in costume norvegese sul cucuzzolo della montagna dove si erge una chiesetta lignea circondata da bufere di neve. Il ricevimento di nozze di Marina e Fritdjof prevede salmone con salse miste e renna brasata, dolci e caffè (?) in abbondanza. Il discorso sul Palio non può mancare visto che la mamma della sposa ha scritto un saggio in norvegese sulla teatralità del Palio di Siena; ha promesso che mi farà avere alcuni articoli pubblicati in Norvegia sull’argomento, aspetto che trovi il tempo per tradurli.Ringrazio di cuore Eva Falck Taiti per l’ospitalità sperando di potersi rivedere presto in Italia ed augurando agli sposi amore e serenità !

giovedì 22 novembre 2007

INVOCAZIONE A ODINO


ODINO DACCI UN CRODINO !!!

GITA A OSLO


Domani partenza per la Norvegia dove si celebrerà la “Sybilla delle Nevi”: sotto l’albero universale Yggdrasil sarà invocato Odino il padre degli dei ed il frassino si trasformerà in Sleipnir, cavallo bianco ad 8 zampe, che conduce ai vari universi conosciuti , alla ricerca dell’antica sapienza , fino a giungere dal gigante Mimir dal quale viene appresa l’arte della magia e la Conoscenza.
Ef ek skal til orrustu
leiða langvini,
und randir ek gel,
en þeir með ríki fara
heilir hildar til,
heilir hildi frá,
koma þeir heilir hvaðan
.
(se io devo in battaglia
condurre vecchi amici.
sotto gli scudi io canto
ed essi vanno vittoriosi
salvi alla mischia,
salvi dalla mischia:
dovunque salvi giungono.)

mercoledì 21 novembre 2007

Malinconia


Eccoci al 21 novembre e anche novembre sta per finire! Sono passati gli anni che sembrava non passassero mai, mi ritrovo malinconico ad aspettare che se ne vada questo 2007 funesto, che passerà portandosi via con sé un pezzo della mia vita, parte della mia anima e pagine e pagine strappate dal mio libro… Se ne vanno gli anni e mi nascondono i sorrisi amici, sento sempre più lontane le voci familiari e si dissolvono piano i profumi delle stagioni della mia vita. Sembra il compitino delle elementari questa riflessione su novembre, ma oggi mi fa male la memoria, mi tira indietro i capelli i muscoli ed i pensieri. Dice la scienza che nessuna cellula del mio corpo bambino esiste più, così come risulto ora sono composto da cellule nuovissime che sostituiscono interamente quello che sono stato. Eppure oggi ho nostalgia di un giorno di sole, del mare, dei barberi sulla spiaggia e tutto intorno il mio mondo così come era !!!

venerdì 16 novembre 2007

Io sto con gli Elefanti


Non ho scelto io la Torre. Non sono nato a Siena, né ho genitori senesi, non posso dire che sono della Torre per ius loci o per ius sanguinis, ma non sono neanche uno di quelli che si scelgono la Contrada per ius electionis. Sono cresciuto a stretto contatto di una zia nata in Salicotto, che mi ha passato l’amore per Siena e per la Contrada per ius disciplinae. La Torre me l’ha assegnata la disciplina, l’educazione, come si insegna ad un cittino la religione. Crescendo e seguendo le vicende della Contrada, ho desiderato sentirmi parte attiva di essa, ma non essendoci nato e non avendo nessuno all’interno del territorio che mi accogliesse, sono stato sempre costretto a viverla da esterno, senza amici con cui condividere le gioie ed i dolori, un destino che, in passato, mi è capitato di maledire. Ma ho avuto la fortuna di essere accolto e coccolato dalle persone molto più grandi di me, che mi hanno raccontato le loro storie e le vicende che oramai fanno parte della Storia.
E’ così che la Torre è un qualcosa che ho scoperto di avere dentro, inscritto nel DNA, un gene metafisico che non ho scelto di avere, ma che è parte inscindibile di me. Mica ho scelto io il mio gruppo sanguigno! Eppure è un qualche cosa che fa parte di me e che non è possibile cambiare. E’ per questo che dico che il Palio è la mia religione e la Torre la mia razza, perché il Palio è il rito che fa vibrare la mia anima, che celebra il mio contatto con un mondo fatto di spirito oltre che di lacrime e sudore, mentre la Torre è la gente a cui sento di appartenere, una famiglia allargata, una famiglia di cui sono un parente costretto a vivere lontano. E l’elefante che è il simbolo della Contrada è diventato il mio segno di riconoscimento, quello che porto attaccato al collo da sempre, quello che porto al dito anulare, l’amico elefante che cerco in ogni parte del mondo, perché io sto con gli Elefanti !

martedì 13 novembre 2007

Il Novello nel Castello

Sabato scorso appuntamento alla Costarella con Simone, Marco, Federico e Mauro. Pizza al Cavaliere errante e poi nella Civetta a bere il novello.
Nonostante fosse divertente la festa, colorata e piena di vita, ci siamo sentiti più a nostro agio a camminare nelle vie deserte, sembrava che tutta Siena fosse in Piazza Tolomei e le altre vie fossero solo un percorso per arrivarci. Cosa succede di particolare in una serata affinchè questa diventi una "serata speciale" ? Dopo tanti eccessi di sesso, alcool e musica (per la serie sesso-droga-rock&roll o Bacco-Tabacco-Venere) che ho vissuto in passato, oggi penso che una serata diventa speciale senza bisogno di niente. Bastano quattro amici, una domanda che trova una risposta o anche solo un sorriso complice, una bella storia che assume i contorni della poesia, una piccola stretta al gomito come per voler dire: "so che esisti". Sarà anche un periodo di "crisi esistenziale" il mio, sarà anche un brutto momento quello che attraverso, ma in questa traversata del deserto ho la fortuna di trovare degli amici che sono oasi di sollievo.

domenica 11 novembre 2007

ILVANO

Ilvano era un mio amico.
Veniva a Castiglione d’Estate, affittava una bottega dove dipingeva ed esponeva i suoi quadri.
Io passavo le ore ad osservarlo mentre dipingeva, mi incuriosiva vedere come da una tela bianca iniziava a prendere forma il paesaggio che Ilvano aveva nella testa, passava sempre una mano di bianco sulla tela prima di iniziare a dipingervi qualche cosa, poi bisognava aspettare che la tela asciugasse, nel frattempo prendeva una tela già pronta ed iniziava a stendere i colori, quasi sempre verde e terra di Siena, perché la maggior parte delle volte dipingeva Siena vista dalla campagna.
Io stavo zitto e guardavo, qualche volta non ce la facevo a trattenermi e gli facevo mille domande, spesso rispondeva calmo, qualche volta gli facevo perdere la pazienza e mi diceva: “Ovvia cittino ci so’ i tuoi amici che ti aspettano per giocare, vai !”. Si accendeva una sigaretta e metteva musica lirica ad altissimo volume. Io toglievo il disturbo immediatamente, lui era sempre molto gentile con me e mi raccontava tante storie di Siena e della Contrada e non avrei mai voluto contraddirlo per non perdere l’opportunità di ascoltarlo ancora. Inutile ribadire che Ilvano era della Torre ed era anche una persona famosa a Siena perché d’inverno vendeva le frittelle in Piazza del Campo. Ma quando arrivava l’estate, puntuali ci ritrovavamo a coltivare questa amicizia tra me che ero un cittino e lui che poteva essere mio nonno. Un’amicizia che consisteva nel fatto che mentre lui dipingeva mi raccontava delle storie, io lo guardavo e ascoltandolo imparavo sempre qualche cosa, prendeva forma dentro di me l’immagine di Siena e si rinsaldava l’amore per questa “strana famiglia” che era la Torre. Quando ero fortunato, invece di dipingere i soliti panorami di Siena dalla campagna, Ilvano dipingeva i cavalli alla mossa e quelle erano le volte che le storie sulle contrade diventavano ancora più appassionanti, nelle sue parole prendevano vita episodi epici come la “rigirata”, che per le mie orecchie suonavano come i racconti dell’Iliade o dell’Odissea. Ilvano amava immensamente la Torre ed aveva un grandissimo rispetto per l’Oca. Pranzava e cenava da Iris, il miglior ristorante di Castiglione, dove aveva trovato Amici Veri: il marito di Iris Primo, appassionato di cavalli e “vero buttero maremmano”, il figlio Assunto che ha sposato Luana, senese di Fontebranda e ocaiola purosangue; il ristorante Iris è tuttora un “covo di ocaioli” dove si possono trovare a cena contradaioli o dirigenti di Fontebranda sotto le bandiere ed i simboli dell’Infamona (ma questa è un’altra storia e la racconterò un’altra volta quando parlerò della mia amicizia con Assunto); inutile dire che Ilvano era rispettatissimo ed amatissimo da questi suoi amici dell’Oca pur mantenendo vivo il confronto e l’accesa rivalità.
L’episodio che vorrei raccontare è legato al Palio del 2 luglio 1984. Il comune di Siena aveva deciso di dedicare quel drappellone a Simone Martini ed aveva indetto un concorso tra i pittori senesi a cui aveva partecipato Ilvano. L’incarico fu affidato a Vita di Benedetto, anche lei della Torre, prima donna a dipingere un cencio, cosa che lei fece realizzando un’opera piena d’oro in linea con lo stile di Simone Martini. Il Bianchi ci rimase male per non aver avuto l’opportunità di dipingere il Palio, cosa che per lui sarebbe stato il più grande onore che sarebbe potuto capitargli nella vita, me ne parlava con rimpianto mostrandomi il suo bozzetto, di cui era geloso nella speranza di poterlo riproporre in futuro, ma disse che bisognava essere fieri del fatto che una donna della Torre sarebbe stata la prima a dipingere il cencio, comunque una di noi !!! Arrivò finalmente il 29 giugno ed alla Torre fu assegnato Brandano, mentre all’Oca toccò in sorte Bayardo; ci presentammo al canape noi con Rino e loro col solito Aceto; inutile ricordare che vinse l’Oca, per me fu anche la prima purga perché la loro vittoria del ’77 non la ricordavo in quanto all’epoca avevo solo sei anni. A Palio corso, Ilvano mi confidò che, tutto sommato, era contento di non aver dipinto quel cencio lì, almeno non aveva avuto il dispiacere di vederlo attaccato in Fontebranda; mi precisò poi che sperava che presto avrebbe avuto l’opportunità di dipingerne uno anche lui e quella volta, era sicuro, che l’avrebbe vinto la Torre e mentre lo diceva gli brillavano gli occhi ed una lacrima scendeva veloce sulla guancia come se fosse entrata improvvisamente di rincorsa !

sabato 10 novembre 2007

Cronaca del 16 Agosto 2005


Eccoci, figurati se facevo suonare la sveglia… e chi ha dormito? Tutta la notte sveglio, mi sarò rigirato miliardi di volte !!! del resto un dormo da quando ci hanno assegnato Berio… c’ho due occhi sembrano due palle da biliardo, speriamo di non dormire stasera… sarebbe bellina si !!! ora faccio la doccia, metto i Carmina Burana a tutto foco così mi carico un altro pochino, semmai un so’ carico abbastanza… oggi la maglietta bordeaux un me la metto, oggi mi metto una camicia bianca, mi voglio vestì di bianco come per la prima comunione, anzi come una vergine per le nozze dio bono !!!
Ci si ritrova al Laterino da nonno Sergio… hai visto nonno chi ci s’ha nella stalla? Un ci crederai che ci s’è montato Gigi !!! Leonardo lo prega di facci vince… zia gli tira un nocchino, se avesse potuto fa qualcosa…..mmmm lasciamo perde vai !!! Comunque verso le sette, nonno, affacciati vai che è meglio !!!
Siamo a tavola a pranzo… e chi c’ha fame? Mi s’è chiuso lo stomaco da quattro giorni… oggi poi un mi passa neanche uno spillo… no, no, mangerò se mi viene fame, tanto di fame un moio di sicuro… Leonardo vole entrà in piazza con me: no perdio, oggi in piazza leo un ti ci porto, oggi vado solo solo, un voglio nessuno intorno… si va insieme alla benedizione, poi fino al duomo, poi ti lascio in società, il Palio è meglio lo guardi con la tu’ nonna, se un ci more prima !!!
Siamo arrivati tardi alla benedizione, tranquillo che da qui si sente tutto lo stesso, c’è un silenzio mai sentito… poi Don Andrea che avanza verso il cavallo con energia e bercia : “BERIO ! VAI E RITORNA VINCITORE !!!” Brividi come se m’avessero passato un secchiello di ghiaccio sulla colonna vertebrale !!! Come ci arrivo alle sette ?
Al Duomo siamo proprio tutti….. che si fa’ stasera ? Io un voglio dì niente, ma stavolta un mi ripiglio più….. un voglio dì che c’ho fatto la bocca, ma….. zittini via, meglio sta zitti !!!
Rieccoci in Contrada, cambio l’acqua e entro in Piazza….. non c’andà in Piazza da solo, ti senti male !!! un lo vedi come sei bianco ? sieee è la camicia che è bianca, mi sbianca anche l’abbronzatura !!! Se ti dico che sei bianco come un cencio !!! Ora faccio uno sproposito !!! Non lo nominà il cencio diobono, che tra l’altro è parecchio giallo !!! Si, ecco, allora che ti venga l’ittero, vai in Piazza, levati di torno che un ti sopporto più !!! Ecco vai, è meglio se vado in Piazza così un ti vedo che mi viene l’uggia… ci si vede dopo !!!
In Piazza sono entrato anche abbastanza facile, madonna oggi i minuti un passano, mi pare mill’anni di arrivà al canape !!! ecco qui, da questa parte dalla Torre un c’è nessuno, ecco mi metto qui in mezzo ai turisti….. è scoppiato il mortaletto, so’ usciti, il solito silenzio, la busta, speriamo di esse allo steccato, macchè, vai dalla ora, niente, tutti fori, eccoci so’ pronti, ora, vai, è bona, oddiomammina che succede? È prima la Lupa, Brento chi lo ripiglia, e quella merda del Pesse figurati, che fa? E’ andato a dritto….. Madonna è prima la Torre, oddio mancano ancora tre giri, io moio prima, il casato, è andata, risiamo a San Martino, accidenti che traiettoria, oddio che succederà? Vaiiiiiiiii, anche il secondo casato è bono, che tremarella, madonnina aiutaci, fallo girà bene, San Martino, siiiiiiiiiii, prima, prima, prima, speriamo i monturati un gli diino noia, voglio vedè come lo riprendono, vai Gigiiiiiiiii, se passa il casato è fatta, eccolo, vaiiiiiiiiiii, è Torreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee !!!FATEMI PASSA’ HA VINTO LA TORREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE !!!
Nonno hai visto s'è vinto !!! Ci sei ? Te l'avevo detto di affacciatti, guarda che spettacolo, ha vinto la Torre !!!

venerdì 9 novembre 2007

Il Blog Torraiolo extra moenia

Ciao a tutti!

Questo blog è il mio spazio personale su internet….. si chiama Torraiolo extra moenia perché io sono Torraiolo, ma purtroppo non vivo a Siena, frequento poco la Contrada, ma ogni volta che posso corro in Salicotto a riprendere l'ossigeno, pertanto non sono un quattrogiornista, ma semplicemente un Torraiolo fuori le mura.
Sono Protettore dal 1981, ma NON è l'aver pagato il protettorato che mi fa' sentire Torraiolo, piuttosto l'aver sempre provato le gioie ed i dolori legati alla vita della Contrada della Torre, come il dolore per la morte improvvisa di Artemio Franchi o la gioia per l'inaugurazione della nuova fontanina, come lo sconforto per la notizia che Rimini non poteva correre o la gioia per l'arrivo di Berio nella stalla, passando per la delusione di vedere Vipera dietro a Fenosu o la soddisfazione di vincere un masgalano... il tutto a distanza oppure in ombra, in punta di piedi per la paura di disturbare.
Il blog sarà mio personale, ma poiché l’ho chiamato "Torraioloextramoenia", ho usato un nome che appartiene alla Contrada tutta ed a tutti coloro che vi si riconoscono, ho scelto gli stessi colori della Contrada e metterò foto mie personali con me con il fazzoletto al collo e di chiunque voglia partecipare a questo blog !!! Pur essendo esperienze personali, coinvolgono in maniera riflessa il mio AMORE per la Contrada della Torre e quindi coinvolgono in qualche modo la Contrada stessa. La prima regola sarà il RISPETTO per la Contrada della Torre e per tutti i Contradaioli che la vivono ogni giorno, 365 giorni all'anno.
E' mia intenzione arricchire il blog con esperienze personali, come i miei viaggi, i libri che leggo o i film che vado a vedere al cinema,
E' mio preciso impegno il RISPETTO ASSOLUTO della Contrada della Torre ed il RISPETTO ASSOLUTO della città di Siena e della Senesità in generale, nello specifico il rispetto di tutte le altre consorelle.
Accetto qualsiasi critica, sperando di non aver offeso la sensibilità di nessuno.
A presto !!!