lunedì 10 marzo 2008

Antiche tradizioni marchigiane e strapotenza dellaTorraiolosità

Forse non tutti lo sanno, ma esiste una antichissima tradizione che ancora vive in una ristretta area geografica delle Marche (io l'ho riscontrata solo nella valle del Cesano, nel territorio dei comuni di Cagli, Pergola, Frontone e Serra S. Abbondio), legata ai riti della nascita. In pratica, quando nasce un bambino, gli uomini della frazione si ritrovano presso la casa del padre del piccolo portando con loro un alto Pioppo (o un altro albero d'alto fusto, come un Cerro). L'alberro viene invariabilmente agghindato con gli stessi oggetti: la bandiera italiana, un fucile giocattolo, una bicicletta, talvolta una palla, legati sulla cima. L'abero viene innalzato come un una specie di albero della cuccagna nel terreno intorono alla casa dei genitori, e vi resta sino al compimento del primo anno di vita del bembino. Ovviamente, sia in occasione dell'innalzamento dell'albero che del suo abbattimento il padre deve offrire un banchetto (che è il vero prestesto di tutta l'operazione) ai parenti ed amici che sono venuti festeggiare la nascita. Il tasso alcolico che si ragigunge in questi casi è (lo posso dire per esperienza personale documentata a mezzo di filmati) EPICO.

Di recente la tradizione si è estesa anche alle nascite delle bambine: in cima all'albero biene attaccata la bandiera, un fuso, una carrozzina con un bambolotto, il vecchio cerchio dell'hula op. Così, quando è nata la piccola Olga (mia moglie è marchigiana), è stato innalzato un Maggio ( è questo il nome locale di questa variante dell'albero della cuccagna) anche per lei. Poichè però il babbo era toscano, gli è stata concessa una variante al tema tradizionale.

Il risultato è quello delle foto che vi mostro.... Oltre la forza, la potenza!

1 commento:

Berio ha detto...

ok!
ma le foto?
non le vedo...