Terra e tufo, pietra serena e marmo, muscoli e fibre, pelle e ossa, sangue e sudore, nelle giuste dosi creano Siena, una città reale, una città vera, come tante altre, come molte. Ma Siena imprime un carattere ai senesi che li rende diversi dagli altri umani, saggi e folli allo stesso tempo, gentili e scontrosi, burberi ed affabili, “lezzi” ma pronti alla riconciliazione, sempre rispettosi delle tradizioni ma incredibilmente all’avanguardia. Siena è governata dal contrasto, dalla Balzana, connubio della luce e delle tenebre, della vita e della morte, bianco o nero, uniti ma distinti; Siena ha il sapore del Panforte, dolce e salato; Siena ha il culto dei valori antichi e moderni, il rispetto fra le generazioni, l’alta considerazione dei più anziani e la fiducia nei giovani, la famiglia non è quella trina e mono-nucleare del padre, madre e figlio, a Siena la Famiglia è vista come legame tra le generazioni e non dimentica nonni, zii, nipoti e cugini, affini e collaterali per cui ognuno è parente dell’altro e le famiglie si uniscono in gruppi perché ci si conosce tutti, ci si ritrova in Contrade dove l’amicizia si impara a viverla con la naturalezza del crescere insieme condividendo gioie e dolori, segreti e speranze, dando un significato profondo alla solidarietà, che non è un buonismo perbenista, ma sincero interessamento alla vita del vicino. Questi valori quotidiani che fanno di Siena una città affascinante nella sua ferialità sono esaltati dalla festività senese per eccellenza che è il Palio, ma questa è un’altra storia, che completa il quadro, ma non lo esaurisce, qui conviene che si parli di pregi e difetti dei senesi, qui ci interroghiamo se esista la senesità. Ogni “cittino”, prima di imparare a leggere e a scrivere, impara la tavolozza dei colori delle Contrade: il giallo, il giallo e verde, il giallo e il rosso, col turchino o con il bianco, il rosa, il rosa antico e il verde, il verde e bianco, il bianco e rosso, il rosso e il nero, il nero e il bianco, il bianco, il nero, il rosso e l’azzurro, l’azzurro, l’azzurro e il bianco, il bianco e l’arancione, l’arancione e il verde, l’oro e l’azzurro, l’azzurro e il rosso, il rosso cremisi, per cui a Siena l’arcobaleno è sostituito dal trionfo dei colori della sbandierata della Vittoria. Il senese medio ha un grande difetto: è consapevole di questa grandezza di Siena e ne è fiero; ogni senese sa che Siena è grande, ma ignora che il mondo è piccolo ! Infatti Siena, come un fiore, emana nel mondo un profumo inconfondibile che a tutte le latitudini altri esseri umani percepiscono e ne vengono attratti come da un richiamo ancestrale. Il senese è geloso di un tesoro così prezioso e guarda giustamente con sospetto lo straniero temendo che sia arrivato a sciupare questa antica eredità. Alcuni “barbari incivili” meritano l’ostracismo, ma esistono umani che sono in sintonia col messaggio che Siena trasmette nell’universo, si tratta di un amore incondizionato, di una passione che rende Siena un luogo dell’anima, non soltanto quella città cesellata da una Suprema mente orafa, ma anche la capitale di tutti coloro che si riconoscono in quei valori che la rendono unica al mondo. Questo blog è dedicato a tutti gli extramoenia che desiderano avvicinarsi alla vita di Siena, che desiderano condividere desideri e speranze, segreti e poesie, sogni ed incubi, gioie e dolori della vita degli umani sensibili al richiamo del rullo dei tamburi ed innamorati del lieve gioco dei vessilli.
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1 commento:
O Berino, che ti devo dire, dovresti scrivere i depliants dell'APT... Fai come quella pubblicità che si vede in tv della Campania: questa terra meravigliosa aspetta te... ma io preferisco leggere Gomorra, per sapere com'è la Campania. Che c'entra, il discorso è sicuramente complesso, e il tuo post è inquinato da un'ondata di affetto per Siena, ma tu descrivi una città che può esistere solo dentro di te. Forse tu provi per Siena quello che io provo per Venezia, per dire. Però vivere nei posti impedisce di sognarli. La solidarietà Berino non esiste più, o esiste sempre meno. C'è diffidenza verso chi è diverso, c'è nervosismo, la solita spocchia. Non si può generalizzare, ma Siena sono anche le spartizioni politiche per i vertici del Monte, i giochi dietro al Siena, c'è troppo altro, e non è tutto rose e fiori. Insomma, ti lamenti, anche nel forumme, ma devi scegliere. O si parla della cartolina, o si parla della città.
Ciao Berino!!!!
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