martedì 13 novembre 2007

Il Novello nel Castello

Sabato scorso appuntamento alla Costarella con Simone, Marco, Federico e Mauro. Pizza al Cavaliere errante e poi nella Civetta a bere il novello.
Nonostante fosse divertente la festa, colorata e piena di vita, ci siamo sentiti più a nostro agio a camminare nelle vie deserte, sembrava che tutta Siena fosse in Piazza Tolomei e le altre vie fossero solo un percorso per arrivarci. Cosa succede di particolare in una serata affinchè questa diventi una "serata speciale" ? Dopo tanti eccessi di sesso, alcool e musica (per la serie sesso-droga-rock&roll o Bacco-Tabacco-Venere) che ho vissuto in passato, oggi penso che una serata diventa speciale senza bisogno di niente. Bastano quattro amici, una domanda che trova una risposta o anche solo un sorriso complice, una bella storia che assume i contorni della poesia, una piccola stretta al gomito come per voler dire: "so che esisti". Sarà anche un periodo di "crisi esistenziale" il mio, sarà anche un brutto momento quello che attraverso, ma in questa traversata del deserto ho la fortuna di trovare degli amici che sono oasi di sollievo.

4 commenti:

Fede ha detto...

Beh, che dire a parte grazie? Il momento brutto passerà, mi sembra che già questo blog ne sia un segno: bello e ben curato. Fatti forza, che non sei solo

Anonimo ha detto...

Caro Berio, tu sei il vero faro. Qualcuno ti ha definito "guru" ed aveva ragione.
Peccato tu sia della torre :-)
Che ti posso dire, lascio parlare una delle più belle poesie di Montale:

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Ciao grande.
SenaVincit

www.ettorebastianini.com ha detto...

Berino...

perfetta la tua descrizione di amicizia. Sarà il brutto momento come dici, ma io credo sia più che altro il raggiungimento di una tua maturità interiore.

(Ora mi s'incaz.a ehehehe)

Per il resto concordo con Sena/Marco... sei grande e hai un grande cuore. E più il cuore è grande, più è vulnerabile e esposto alle delusioni e i dolori: pensa a quanto è più facile per l'arciere mirare ad un grande bersaglio. Così è la vita, quando si sveglia male: è più facile che le sue frecce vadano a segno su chi ha maggiore sensibilità.

Anonimo ha detto...

non è assolutamente "crisi esistenziale" saper cogliere l'essenza di tutti i momenti... E spesso ha piu da dare una serata tra pochi amici intimi che che in una situazione affollata...
Poi proprio tu ci hai scritto che uno dei tuoi momenti piu belli l'hai vissuto DA SOLO (in mezzo a migliaia di persone ma loro non contavano nulla!)!!! :)